Bot & AI: il futuro del web marketing entro 2020

Possiamo definirli ancora Bot? Comincio così, ponendo subito questa domanda a bruciapelo. Perché è la verità.

Da quando i bot sono stati annunciati al mondo dalle varie “istituzioni” tecnologiche, i vari team di sviluppo e ricerca in ambito Bot e AI hanno fatto passi da gigante: abbiamo visto droni imparare dai loro sbagli, abbiamo visto chatbot (molto discutibili) che hanno fatto il successo di molti Youtuber,  fruibili a tutti, in grado di imparare ed utilizzare le frasi maggiormente usate dagli utenti che chattavano con loro, l’anno scorso un giornalista di Vice ha testato un Bot che ha gestito i suoi account social Twitter e Facebook per ben 48 ore, sostituendo in modo egregio la persona reale dato che nessuno si è accorto della differenza tra la prima ed il Bot, il quale ha studiato per filo e per segno ogni caratteristica peculiare della persona, dallo stile di scrittura, a chi contattava maggiormente, quando postava e cosa postava. Molte aziende hanno messo a puntino delle chatbot che funzionano molto bene gestendo il Customer Care sui social, lasciando solo i problemi più complessi agli assistenti umani. E questi sono solo delle briciole di esempi.

Ma passiamo al motivo per cui ho cominciato con quella domanda.

I bot nel loro progressivo aggiornamento e sviluppo (anche automatico) stanno imparando molto e stanno prendendo sembianze molto umane, ecco perché il prossimo passo di cui già da un po’ si parla saranno AI in grado di capire i sentimenti umani, replicarli ed avere un pensiero proprio. Voci di corridoio (tutte da confermare) dicono che il team di ricerca e sviluppo di Facebook sull’intelligenza artificiale sia riuscita ad ottenere un comportamento simil-umano nel ramo della negoziazione e dei rapporti umani dal bot da loro progettato (le fonti non sono accertate).

Fantastichiamo un po’: sappiamo che le intelligenze artificiali stanno già cambiando il nostro mondo, e che in futuro potranno sostituire l’essere umano in molti lavori; secondo i ricercatori di Oxford Carl Benedikt Frey e Micheal Osborne sono ben 702 i lavori in cui AI e robots ci sostituiranno, qui la loro interessante ricerca.

In ambito social media, ma anche più in generale nel web marketing, se già oggi i bot ci stanno agevolando il lavoro con pubblicazioni automatizzate e gestione di campagne social,

come sarà il mondo social con AI e bot più avanzati?

 

Alcuni Bot hanno già la capacità di prevedere le possibilità di successo dei contenuti e suggerire la pubblicazione di quelli che hanno la percentuale maggiore di probabilità di successo, come altrettanto suggeriscono come migliorarsi rispetto ai competitors. Un domani (prossimo) ciò potrebbe sviluppare un automatismo nella creazione dei contenuti e potrebbe far scomparire ruoli come quello dei creativi e content specialist, ma altrettanto quello degli influencer, perché l’opinione dei bot sarebbe totalmente oggettiva, di conseguenza attendibile. Mi piacerebbe vedere un bel confronto, un Bot VS Influencer per una settimana e vedere chi vince, l’influencer ha dalla sua l’audience che la/lo segue da tempo, il Bot invece gli algoritmi.

Circa invece il Customer Service, come accennato all’inizio, molte aziende si stanno attrezzando di Bot, soprattutto di chatbot sui social, tant’è che secondo i ricercatori di Gartner l’85% del Customer Service sarà gestito da Bot entro il 2020.

 

In ambito e-commerce, soprattutto in ambito moda, la realtà aumentata la farà da padrona; se oggi ci sono i camerini virtuali, domani basterà utilizzare delle semplici app, fotografarsi e provare così l’abito scelto nelle vasta gamma offerta dai negozi online (e in questo Fitle, un applicazione francese di “prova d’abito” si avvicina davvero moltissimo!), e per chi vorrà invece sentire anche il tessuto sulla pelle, i negozi mainstream si convertiranno in showroom e si potrà successivamente ordinare, direttamente nello showroom oppure online, i capi scelti.

Un’altra cosa interessante che Gartner predice è che entro il 2020 il 30% della popolazione mondiale navigherà su internet senza alcuna interfaccia su schermo, ma semplicemente in modo vocale. Già oggi molte persone negli USA usano questo tipo di tecnologia con gli AirPods di Apple per fare ricerche, Google Home e Amazon Echo, questi ultimi sono due assistenti casalinghi che aiutano a gestire agende e a programmare l’avvio di molti strumenti ed elettrodomestici con tecnologia IoT.

 

Direi che il futuro si prospetta interessante.

Secondo voi come si svilupperanno? Quali sono le vostre previsioni?

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